Luca Pignatelli

Luca Pignatelli, Arazzi Italiani – Frammento del Mar Ionio LP62, 2021. Plastica riciclata e filati naturali, cm 280 × 185.
Luca Pignatelli, Arazzi Italiani – Frammento del Mar Ionio LP62, 2021. Plastica riciclata e filati naturali, cm 280 × 185.

Arazzi Italiani – Frammento del Mar Ionio LP62, 2021

La storia che lega Luca Pignatelli e A Collection affonda le proprie radici in un modo molto simile di sentire e immaginare il lavoro e la pratica artistica/visiva. L’impiego di materiali già usati e destinati allo scarto ad esempio, è alla base della logica di trasformazione che appartiene ad entrambi: per A Collection si tratta di usare i rifiuti per convertirli non solo in filati, ma anche in vere e proprie risorse capaci di produrre effetti e percezioni inaspettate. Per Pignatelli il cambio di destinazione d’uso degli oggetti è il motore filosofico che anima una ricerca in cui cose e supporti provenienti da tempi ed epoche diverse hanno la possibilità di costruire nuovi ingranaggi: la linea del tempo, per entrambi, è continua, così come continui sono l’ascolto e il dialogo con l’energia insita nelle cose. Un libro dedicato alla produzione su carta (Danilo Eccher, Luca Pignatelli Works on paper, Skira editore, Torino 2016) include un capitolo dedicato agli arazzi italiani: sfogliando le pagine di quella pubblicazione insieme a Giovanni Bonotto è nata l’idea di produrre insieme un’opera che potesse trasformare lo studio per un pavimento in maiolica in un pattern speciale, fatto di forme che spezzano la geometria trasformandosi nell’inaspettato. Così è nato Arazzi Italiani - Frammento del Mar Ionio LP62: dal reciproco guardare la trasformazione e il tempo.